“Yuri ha cercato di dare il massimo; purtroppo l’emozione lo ha un po’ frenato – dice il Maestro Diego Penone – “È però un bellissimo risultato essere nei primi dieci e soprattutto lui ha la grinta e la capacità per non mollare”
Sedici anni da poco compiuti ed una pratica sportiva iniziativa all’età di 3 anni. La passione, la grinta, i sacrifici e l’impegno: il dronerese Yuri Penone è uno dei giovani atleti promettenti nell’ambito del Judo.
Per la categoria 90kg, si è classificato al settimo posto al Campionato Italiano Cadetti A1, rappresentando egregiamente l’ASD Judo Valle Maira. Competizione di massimo livello Nazionale under 18, il Campionato si è svolto a Ostia il 23 aprile .
“Yuri ha cercato di dare il massimo; purtroppo l’emozione lo ha un po’ fregato – dice il Maestro Diego Penone – “È però un bellissimo risultato essere nei primi dieci e soprattutto lui ha la grinta e la capacità per non mollare.”
Una disciplina sportiva importante, capace di formare mente e corpo. Il termine “jūdō” è composto da due kanji: 柔 (jū, yawara = gentilezza, adattabilità, cedevolezza) e 道(dō = via) è traducibile anche come “via dell’adattabilità o via della gentilezza”, esplicitando così il principio yawara (柔) sul quale si basa il jūdō.
Formalmente nato in Giappone nel 1882, con la fondazione del Kōdōkan da parte del professor Jigorō Kanō, e divenuto ufficialmente disciplina olimpica nel 1964, per i judoisti o più comunemente judoka (柔道家 jūdōka), significa raggiungere la perfetta conoscenza dello spirito. Così l’addestramento attacco-difesa e l’assiduo sforzo, per ottenere un miglioramento fisico-spirituale. Il perfezionamento dell’io dovrà essere indirizzato al servizio sociale, che costituisce l’obiettivo ultimo.
“Sei grande Yuri!” I compagni atleti e gli allenatori ci tengono a complimentarsi con questo giovane e talentuoso ragazzo.